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Tirana – La Capitale meno conosciuta, ma non per questo la meno interessante.

Tirana – mangia il Byrek e bevi il Rakì

Alessandro Torselli ci racconta il suo viaggio

Trascurando ogni e qualsiasi pregiudizio che, inutile nasconderlo, si è creato negli ultimi anni intorno all’Albania ed ai suoi abitanti, e dopo essermi ben  documentato  su tutto quanto di interessante ci possa essere in questo paese, mi sono fortemente deciso di volerlo visitare. Per cui guide alla mano (indispensabili), cartine e appunti vari raccolti un po’ qua e là, sono partito per un giro nei Balcani  con sosta anche a Tirana.
Capitale amministrativa ed economica dell’Albania, Tirana è oggi una metropoli con poco meno di 800.000 abitanti provenienti un po’ da tutto il paese. E’ una città moderna, giovane, ordinata ed in continua fase di sviluppo.
Impressioni
L’impressione che si ha passeggiando per Tirana, è quella di una città  in pieno risveglio dopo anni di repressione esercitata dal regime di Enver Hoxha. Anche i monumenti ed i riferimenti a quel periodo, fanno ormai parte del normale arredo turistico della città e quindi  motivo di curiosità e di foto  da parte dei turisti.
Tirana è praticamente un concentrato della storia albanese.Già nella sola piazza Skanderbeg si possono osservare le tracce di tutti i periodi che hanno caratterizzato la storia del Paese e della Capitale: l’epoca ottomana con l’antica moschea di Et’hem Bey, il periodo italiano con gli edifici istituzionali più importanti ed i grandi bulevard, gli anni del comunismo con il Museo Storico nazionale, l’Hotel Tirana e il Palazzo della Cultura. Da non perdere la visita della Moschea e del Museo Storico.
Questa piazza rappresenta il centro di Tirana e simbolicamente dell’intera Albania. Sicuramente il  primo monumento un po’ inquietante che attira l’attenzione ed incuriosisce il turista è la statua equestre di Skanderbeg, l’eroe albanese il mito anti-ottomano che guidò il  popolo contro i Turchi.

Visita della Città

Non sono molte le opere di rilevanza storica o architettonica da visitare, ma in alternativa, passeggiando con attenzione intorno alla piazza Skanderbeg, si possono osservare alcune opere particolari, tra le quali il Bunker Museo, i vecchi edifici italiani dell’epoca fascista, ed alcuni palazzi  particolarmente variopinti.
Staccandoci lentamente dalla Piazza Skanderbeg ed oltrepassando il piccolo fiume Lana, in direzione sud verso l’Università, il primo monumento discutibile che incontriamo sulla nostra sinistra è la famosa Piramide di Hoxha.
Questo edificio, una delle più controverse testimonianze architettoniche del periodo comunista, era il museo  di Enver Hoxha, da tutti definito La Piramide, per la sua forma. Concepito come celebrazione eterna della gloria del Dittatore, oggi la piramide non trova pace. Dopo diverse trasformazioni e destinazioni, addirittura anche in discoteca, attualmente  le sue pareti servono solo come scivolo  preferito dai bambini della capitale. Una visita all’interno di questa struttura è  consigliabile.
Il Bllok
Anche il Bllok e la villa del dittatore, fanno parte dei luoghi d’interesse turistico, e la loro  visita inizia proprio dal Post Bllok, il Posto di Blocco, memoriale dell’isolamento comunista inaugurato il 26 marzo del 2013.
Il sito è  costituito dall’installazione di tre elementi: il Bunker TRIII 1976 I che durante gli anni della dittatura proteggeva l’ingresso del quartiere,  una sezione del muro di Berlino donata dalla Germania al Comune di Tirana e un tratto della struttura di pilastri che reggeva le gallerie della miniera di Spac, tragico luogo  di detenzione e  lavori forzati per i prigionieri  politici.
Una volta superato il Post Bllok, si accede al Bllok vero e proprio, cioè il  quartiere una volta riservato esclusivamente alle residenze dei funzionari del Partito e dello stesso Hoxha, e il cui accesso era rigorosamente vietato ai comuni cittadini. Oggi il Bllok si è  trasformato  in un bellissimo rione ricco di locali  alla moda, bar, ristoranti e pub di ogni genere.
Nel Bllok è visibile  ancora, in perfette condizioni, l’abitazione del dittatore Enver Hoxha.


Acquisti
Nelle vicinanze del Bllok,  si trova il Myslym Shyri, il principale quartiere dello shopping di Tirana dove si può  trascorre un bel po’ di tempo alla ricerca di acquisti originali. Qui si può veramente acquistare di tutto.  Una tempo questo quartiere era il Bazar  della Capitale, demolito in seguito dal regime, ed oggi è sostituito da numerosi negozi di ogni genere.
Per chi non trovasse comunque niente di interessante tra questi  negozi, può sempre recarsi nella parte occidentale di Tirana, nel quartiere Pazari i Ri, dove  si trova  il Nuovo Bazar, creato nel 1928, tutto circondato da palazzi e varie costruzioni un po’ stravaganti ed accuratamente variopinte.  Il mercato, formato da 60 botteghe, oltre a carne, pesce, frutta e verdura, espone  ogni altro genere di articoli, compresi souvenir, vecchi oggetti e addirittura tabacco sfuso  di varie qualità.
Vita Notturna
Ma se di giorno la capitale è vivace,  frizzante ed abbastanza frenetica, la notte lo è ancora di più. Quando il caldo torrido del pomeriggio cala, i Tiranas, i cittadini della  capitale,  cercano refrigerio nel  fresco della sera. Allora i ristoranti si riempiono, i bar sono affollati così come pure i casinò, il traffico continua ad essere intenso, ma  tutto però è ordinato, pulito e ben curato anche nei particolari.
Non c’è  niente di meglio di tutto questo, dopo una giornata passata sotto il sole, in giro per  scoprire questa giovane, moderna e inaspettatamente ordinata capitale.
…dimenticavo: non trascurate né sottovalutate la cucina albanese. E’ molto varia, singolare e veramente ottima.

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